Lockdown, Psicoanalisi e Creatività



L'apparizione del nuovo coronavirus ha causato un trauma collettivo che difficilmente dimenticheremo. Ciascuno di noi è stato colpito da vicino, in maniera più o meno drammatica, e non c'è dubbio che le vite di tutti noi sono cambiate e continuano a essere sottoposte a una pressione che non è possibile ignorare.

La psicoanalisi è una disciplina che si occupa del rapporto tra l'individuo e il trauma - o i traumi - che segnano la storia di un'esistenza costringendola, nel bene e nel male, a compiere certe scelte importanti: a percorrere le strade e i sentieri che costituiscono la biografia di una persona. Dalla psicoanalisi possiamo imparare a trattare le ferite profonde e le cicatrici che, inevitabilmente, lasciano i lutti, le crisi e le separazioni: gli antichi la definivano "cura dell'anima".

In modo del tutto simile, anche l'arte si offre come una possibilità di dare una nuova forma all'ossessione, alla necessità di continuare a esistere nonostante tutto, al bisogno incessante di rinnovarsi e di dare vita a "un qualcosa" che ancora non c'è: un'opera, la cui apparizione si ritiene urgente e necessaria, tanto alla propria vita quanto alla scena del mondo.

La passione e lo sforzo che mettiamo nel nostro lavoro di psicologi e psicoterapeuti, infatti, sono sempre ripagati dalla scoperta di nuove soluzioni, dall'insight, dalla possibilità di vedere come le persone, con cui siamo abituati a lavorare, riescono a diventare protagonisti della propria vita: ricostruendo, inventando, e impegnandosi a trovare il coraggio di tracciare un nuovo percorso, a compiere di nuovo un gesto creativo e vitale di fronte all'inevitabile.

Il desiderio che ci abita e ci guida, a volte travolgendoci, ci incoraggia a intraprendere questo lavoro di analisi, di sintesi e di rinnovamento: un lavoro spesso doloroso e faticoso ma necessario alla continuazione delle nostre vite, affinché anche la più severa delle limitazioni, ad esempio quella della possibilità di stare accanto ai nostri cari, possa trasformarsi in un nuovo modo di stare insieme, in una nuova forma di condivisione e di libertà.